Prodotto da Davide Trebbi
Foto di copertina: Valeria Scorza
Progetto grafico: Fabrizio P.
Produzione artistica e arrangiamenti: Edoardo Petretti
Registrato, missato e masterizzato da Gianluca Siscaro presso il Village Recording Studio di Roma
Foto booklet: Matteo Barozzi, Matteo Alparone, Valeria Scorza
Stampato presso EasyReplica (PU)
Con questo disco vogliamo ringraziare gli artisti che hanno saputo,
che sanno e che sapranno raccontare la nostra città.
Tutti i diritti sono riservati S.R. 023 © MMXVII
Made in Roma
Village Recording Studio
Oggi è primavera ma io vorrei essere una rondine e volare via.
Lontano da queste quattro mura, da questo quartiere, via,
oltre il palazzo e le finestre, mille miglia dai volti invisibili
che mi scrutano in tondo, dalle vetrate mi giudicano,
e non mi lasciano vedere il cielo.
Ti saluto figlio mio,
il tempo è arrivato, ho deciso,
me ne vado.
Via da questo paese marcio, bucato come una groviera, che vorrebbe
mangiarti ma non ha neanche la dentiera.
Spiegare le ali, alzarsi in volo e non tornare mai più.
Ma non temete, vi lascio in buona compagnia: dico a voi, a quei quattro balordi senza rispetto.
È tutto vostro il traffico bisestile, i topi, le buche
e l’immondizia. E poi le botte,
le bottiglie rotte, la diffidenza, la paura.
E le turiste americane
a Testaccio, già ubriache
con due dita di vinaccio.
Un saluto al Cuppolone,
al Gianicolo, al Pincio: li vedo da lontano mentre volo via
e penso: “questa, questa una volta era la città mia”.
Tante volte hai cambiato vesti, ma io ho buona memoria.
Già, io ricordo.
Come fosse ieri, appena nato e già figlio tuo, della tua luce, dei tuoi segreti.
Nostra Signora dei Vicoletti: ci provavi con tutti, ti bastava toccarci per farci romani. Ricordo il profumo dell’aria fresca del mattino: lei veniva a comprare il pane, era la prima. Mai dimenticherò il suono rotondo delle campane, quando alla fine.
Ariel Bertoldo